A distanza di un anno dalla sua presentazione, la DG-918 è anche in grado di produrre scatti in digitale e questo grazie all'integrazione dell'adattatore HBH-4X5 Pro della Fotodiox che permette il montaggio del dorso digitale sull'attacco Graflok della fotocamera.
Grazie allo spostamento del dorso digitale sull'adattatore nonché allo spostamento della standarta posteriore, è possibile coprire tutta l'area di 180X90 mm della DG-918 e registrare l'intero fotogramma con dodici scatti.
Il risultato finale è un file digitale con risoluzione pari, se non superiore, a quella della scansione della pellicola, caratterizzato da un duplice vantaggio: la riduzione dei tempi di produzione, da un lato, e il notevole incremento di qualità derivante dalla non più necessaria scansione, dall'altro. Quest'ultimo passaggio infatti, seppur eseguito con attrezzatura professionale, non sempre possibile in casa, comporta necessariamente un deficit di qualità nel rendimento finale alla luce del principio fisico per cui non esiste trasformazione esente da perdite.
La digitalizzazione della DG-918 segna un importante traguardo nell'evoluzione di questa fotocamera che oggi, ancora più di ieri, è espressione del perfetto incontro tra antico e moderno, classico e contemporaneo, passato e futuro, rendendo possibile l'abbinamento delle ottiche analogiche degli anni 80' e 90' e la moderna tecnologia dei dorsi digitali, e offrendo così uno spunto di riflessione a tutti coloro che credono che la fotografia di un tempo sia superata e che l'unico modo per fare arte fotografica sia quello di avvalersi del digitale.