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L'attrezzatura

Ho sempre avuto la necessità di esprimere la mia grande passione fotografica attraverso un formato di dimensioni superiori rispetto a quello tradizionale del 35mm; il mio punto di partenza è stato infatti il medio formato, per poi passare al grande formato con l’uso del banco ottico, strumento che, oltre a darmi la possibilità di realizzare foto di grandi dimensioni, ha anche potenziato la mia creatività permettendomi di avere il pieno controllo della prospettiva, della profondità di campo e di tutte quelle tecniche possibili solamente su questi tipi di fotocamere.

Fare scatti di grande formato, per chi ama fotografare paesaggi di montagna, non è proprio semplice in virtù dell'ingombro e del peso tipico di questa attrezzatura! Da qui scaturisce la continua ricerca nell’ottimizzare il trasporto di tutto il corredo fotografico ed in questo il passaggio al digitale mi ha agevolato notevolmente. Se però da un lato il banco ottico digitale rimane più compatto e maggiormente trasportabile, dall’altro è un impegno economico non indifferente!

Per prima cosa ho trasformato la mia Zenza Bronica ETRSì da fotocamera a pellicola a fotocamera digitale corredandola di un dorso per medio formato; poi ho pensato di sfruttare lo stesso dorso per un banco ottico digitale. Dopo un'attenta e ponderata analisi, ho scelto il sistema dell’Actus-DB della casa olandese CAMBO.

Questo è il sistema che ad oggi utilizzo e che mi permette di realizzare immagini di grandi dimensioni, grazie ai decentramenti e alla tecnica di stitching.

Inoltre ho avuto l'idea di combinare l'utilizzo di un accessorio e di un adattatore (e di questo vi parlerò in futuro), in modo da riuscire a scattare in pellicola raggiungendo il formato 8X10, tramite il decentramento posteriore del porta rulli 6X8 della Mamiya montato in verticale al posto del Digital Back.

Pertanto, tramite un sofisticato dorso digitale della Phase One da 60 MP e un dorso 6X8 a rulli 120 e la possibilità di decentrare la standarta posteriore del banco ottico CAMBO di 40mm complessivi, ottengo file digitali da 120 MP e, scansionando gli scatti 6X8 in pellicola, realizzo file digitali paragonabili al formato 4X5 Inch dei tradizionali banchi ottici a lastra fotografica.

Tutta questa trasformazione non è stata affatto semplice: difficoltà, dubbi e ricerche mi hanno portato a capire quale fosse la scelta migliore, soprattutto in funzione delle mie esigenze di fotografo paesaggistico.

Al momento credo di poter affermare di aver acquisito una discreta esperienza in merito. Pertanto se qualcuno volesse scrivermi per avere maggiori informazioni o delucidazioni su come risolvere un problema, risponderò volentieri, poiché mi rende felice condividere la passione per il mio hobby nonché raccontare le mie esperienze.

Il confronto è infatti un elemento indispensabile per il completamento professionale in ogni settore, ed in particolare in quello fotografico dove non bisognerebbe mai tenere per sé "i trucchi del mestiere" pensando di tutelare professionalità e successo.

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