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Il Banco Ottico Digitale

Il Grande Formato e la Fotografia Paesaggistica.

 

Fotografare paesaggi è più difficile di quanto possa sembrare!

Sebbene molti pensino che sia sufficiente immergersi nella natura con una macchina fotografica corredata di un bel grandangolo che ci permette di inserire nel fotogramma lo scenario di fronte ai nostri occhi, la realtà è tutt'altra. Bisogna armarsi di impegno e dedizione per riuscire a perseguire l'obiettivo.

Trovarsi al posto giusto con la luce corretta è una delle regole primarie per poter raggiungere un buon risultato; ma questo non basta. La prospettiva è condizione fondamentale per la Fotografia Paesaggistica sia nell’ambiente alpino che in quello marino piuttosto che nel bosco o in qualsiasi altro luogo. Infatti è sicuramente capitato a tutti di trovarsi di fronte ad un magnifico paesaggio e di volerlo immortalare, magari con il semplice utilizzo della fotocamera del cellulare; ma nel riguardare quello scatto paesaggistico ci si rende conto che la resa non è assolutamente pari alla realtà che avevamo dinnanzi agli occhi poco tempo prima! Quasi sempre questo dipende dalla lunghezza focale dell'ottica usata: certamente un grandangolo aiuta a far entrare tutta la scena nel nostro fotogramma, come del resto favorisce nell’avere una messa a fuoco apparente dal primo piano all'infinito, ma tutto questo a discapito della prospettiva! Infatti le ottiche corte riducono le imponenti montagne,che si erano prospettate innanzi a noi e che dominavano la scena, a piccole ed insignificanti "collinette" sullo sfondo della nostra foto.

Dunque essere al posto giusto è importante quanto usare la focale di lunghezza più appropriata per ottenere le stesse proporzioni tra i vari elementi che compongono la nostra immagine.

Le lenti di media lunghezza, tra il 70mm e il 90mm, sono quelle che prediligo per il banco ottico, perché in rapporto alle grandi dimensioni del fotogramma esse fungono da grandangolari, quindi con un angolo sufficientemente ampio da poter comprendere la scena, e, allo stesso tempo, sono in grado di mantenere prospettiva e proporzioni invariate.

Ad oggi l'apparato che utilizzo è l'Actus-DB della casa Olandese CAMBO, ossia un banco ottico digitale in cui le immagini vengono registrate dal sensore di medio formato agganciato sulla standarta posteriore.

Essendo un fautore del Grande Formato cerco sempre di realizzare fotogrammi di grandi dimensioni che, se stampati, possono generare stampe anche di 4 metri di lunghezza senza interpolazione e con dettagli molto definiti; lo specifico banco ottico che utilizzo, avendo la possibilità di decentrare il sensore digitale sull'asse verticale ed orizzontale, mi permette di ottenere una serie di scatti contigui e sovrapposti i quali, successivamente fusi insieme in fase di post produzione, danno origine ad un unico grande fotogramma di dimensioni paragonabili a quelle che si possono ottenere da lastre fotografiche 4X5 pollici.

Il Banco Ottico, chiamato anche camera a corpi mobili, non ha il piano dell'ottica fisso e parallelo al piano focale come una classica fotocamera Reflex, ma i piani sono svincolati tra di loro permettendo con i movimenti di “basculaggio”, ossia di inclinazione, di controllare la prospettiva e la messa a fuoco reale e non apparente come quella ottenuta invece con la sola chiusura del diaframma (cosa questa fondamentale per poter realizzare tutti quegli scatti in cui si voglia ottenere una messa a fuoco perfetta dal primo piano all'infinito anche quando l'immagine sia visualizzata o stampata al 100% della sua grandezza).

L'insieme di questi motivi innesca dentro di me una forte motivazione ad usare quasi esclusivamente il banco ottico, nonostante si tratti di un'attrezzatura pesante ed ingombrante per affrontare importanti dislivelli.

Posso conclusivamente affermare che l'uso di ottiche medio lunghe, il controllo della prospettiva e della reale messa a fuoco tramite i movimenti di "basculaggio" ed, in ultimo, la possibilità di coprire una grande area di acquisizione con il sensore digitale tramite i movimenti di decentramento sono gli “ingredienti tecnici” che compongono l’essenza della mia fotografia paesaggistica; e questi, uniti alla giusta scelta del punto di ripresa, alla luce corretta e ad una sapiente esposizione, danno forma e vita alle immagini di Grande Formato che personalmente creo!

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